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Disdetta Alperia – Modulo e Guida

Aggiornato il 7 Agosto 2025

Quando si decide di sciogliere il legame contrattuale con Alperia – gruppo altoatesino che vende energia elettrica, gas naturale e, in talune zone, teleriscaldamento – il nodo non è semplicemente spedire un modulo, ma comprendere con esattezza quale tipo di recesso si intende esercitare, quali tempi la normativa riconosce, quali eventuali oneri possono essere addebitati e quali canali Alperia mette a disposizione. Il diritto di recesso nel mercato libero dell’energia mostra infatti sfumature diverse a seconda che il cliente voglia cessare la fornitura e chiudere definitivamente il contatore, oppure intenda cambiare fornitore lasciando inalterato il punto di prelievo. Occorre, inoltre, distinguere l’ipotesi in cui il contratto sia stato concluso fuori dai locali commerciali – per esempio attraverso un venditore porta a porta o per telefono – caso che apre la finestra di quattordici giorni per il cosiddetto ripensamento, da quella in cui si tratta di una fornitura attiva da anni, per la quale opera invece il recesso con preavviso.

Disdetta Alperia - Modulo e Guida

Indice

  • Come Disdire Contratto Alperia
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Come Disdire Contratto Alperia

Chi abbia sottoscritto un’offerta Alperia a distanza, come in ogni rapporto di consumo, di due settimane dal momento della conclusione per comunicare la volontà di sciogliersi senza penali né spese. La società ha predisposto un modulo specifico, reperibile sul sito istituzionale, che può essere inviato via e-mail all’indirizzo info@alperia.eu, oppure via PEC a smartservices@pec.alperia.eu, o ancora via fax allo 0471 987 131. Il ripensamento è efficace dal giorno in cui Alperia riceve la dichiarazione; eventuali importi versati a titolo di attivazione vengono rimborsati entro quattordici giorni,.

Diverso è il percorso di chi possiede già un contratto e desidera migrare verso un nuovo fornitore. In questo caso non si parla di disdetta in senso stretto, bensì di switching. La regolazione ARERA consente al cliente domestico di incaricare il venditore entrante di curare, per suo nome e conto, l’intero iter di recesso dall’operatore uscente; ciò avviene attraverso la procura contenuta nel nuovo contratto. Alperia riceve la notifica dal SII e, di norma, il passaggio avviene senza che l’utente debba inviare moduli o pagare costi. L’unica spesa potrà essere l’eventuale contributo del distributore per la lettura e la chiusura amministrativa, ma non vi sono penali né indennizzi, perché lo switching è un diritto sancito dal combinato disposto del TIMOE e del TIV. Se, per ragioni tecniche, la cessazione avvenisse oltre i trenta giorni dalla richiesta, il cliente avrebbe diritto all’indennizzo automatico di 35 euro previsto dall’articolo 13 dell’ultima deliberazione in materia di qualità commerciale.

Quando invece l’esigenza è chiudere definitivamente la fornitura – tipico il caso di una seconda casa in vendita o di un immobile che resterà sfitto – occorre inviare ad Alperia il modulo di “richiesta disdetta contratto” pubblicato nell’area modulistica del sito oppure, per le utenze teleriscaldamento, il modulo di disattivazione e scollegamento dell’allacciamento. Il documento va accompagnato dalla copia di un documento d’identità dell’intestatario, dal codice POD o PDR e dalla lettura finale del contatore. La società prevede gli stessi canali: PEC, e-mail, fax o lettera raccomandata diretta alla sede di Bolzano, via Dodiciville n. 8, CAP 39100. I tempi di lavorazione sono fissati nelle condizioni generali: il recesso diventa efficace dopo un preavviso di almeno un mese, decorrente dal giorno di ricezione della richiesta. Durante tale periodo Alperia emetterà la bolletta finale, conguagliando i consumi rilevati fino alla data di chiusura. Se l’utente chiede la rimozione fisica del contatore – operazione che compete al distributore locale – il costo viene addebitato in fattura secondo il tariffario del gestore di rete, ma il venditore non applica margini né penali ulteriori.

Una questione che spesso genera equivoci riguarda il valore delle eventuali promozioni abbinate al contratto, per esempio sconti sulla componente energia validi per dodici mesi o bonus fedeltà accreditati dopo due anni. La disdetta anticipata del contratto in genere comporta la perdita degli sconti non ancora maturati; i regolamenti delle offerte lo precisano in modo trasparente. Non vi è però mai un obbligo di rimborso degli sconti già fruiti, salvo clausole assai rare che le autorità di vigilanza considererebbero abusive. I corrispettivi di commercializzazione, invece, cessano dalla data effettiva di chiusura: la bolletta di chiusura non può includere quote fisse riferite a periodi successivi allo stop della fornitura.

Nella disdetta di un contratto luce e gas rileva l’intestazione dell’utenza. Se l’immobile passa a nuovo proprietario o inquilino, la prassi non è la chiusura con disalimentazione, ma la “voltura contestuale”: il titolare uscente compila il modulo di disdetta indicando la presenza del subentrante; questi trasmette contemporaneamente la richiesta di attivazione e l’allegato documento di identità. Alperia gestisce la procedura senza interruzione di erogazione, fatturando al nuovo cliente dal giorno concordato. In tal modo si evitano i costi di disattivazione e riattivazione, mentre l’uscente resta responsabile dei consumi fino alla data indicata.

Un cenno va dedicato alla cessazione per decesso dell’intestatario. In tal caso gli eredi presentano la dichiarazione causa mortis disponibile nella medesima sezione modulistica; la società procede senza costi, emettendo la bolletta finale intestata all’eredità. Gli eredi possono poi volturare o chiudere, a loro scelta. Se la fornitura resta attiva per esigenze di successione, la tariffa e le condizioni economiche originarie si trasferiscono automaticamente fino alla firma di un nuovo contratto.

Le modalità di invio della disdetta sono cruciali perché il termine decorre dal momento di ricezione provata dal venditore. La PEC, che produce data certa, è preferibile; l’e-mail semplice richiede la conferma di lettura, mentre il fax genera un report di trasmissione che fa fede salvo disconoscimento. In caso di invio per posta raccomandata, si farà riferimento alla data di consegna e non a quella di spedizione. I canali telefonici non sono ammessi per il recesso formale, sebbene Alperia indichi nel numero verde 800 110 055 un servizio di assistenza per guidare l’utente nella compilazione.

Quando la disdetta comporta l’estinzione prima della scadenza di un prezzo fisso, l’utente teme talvolta penali simili a quelle della telefonia. Il timore è infondato: l’ARERA vieta ogni addebito che scoraggi la mobilità concorrenziale. L’unico costo lecito è, di nuovo, quello sostenuto dal distributore per il distacco del punto di prelievo, costo che può variare in base alla tipologia di contatore e al comune. Per le sole forniture di teleriscaldamento, il documento contrattuale di Alperia prevede una franchigia di trenta giorni prima che il recesso produca effetto; oltre tale termine la cessazione è immediata senza indennità, fatte salve le letture conclusive e le eventuali spese di scollegamento, il cui importo viene comunicato in anticipo all’utente.

Resta infine il caso in cui sia la società a modificare unilateralmente le condizioni. Le condizioni generali stabiliscono che Alperia deve avvisare con almeno tre mesi di preavviso; il cliente, se non accetta, ha trenta giorni dal ricevimento dell’avviso per recedere senza costi, restando in fornitura alle vecchie tariffe fino al passaggio ad altro venditore. Trascorso il termine, le nuove clausole si intendono accettate tacitamente.

Sotto il profilo documentale, l’utente che invia la disdetta dovrebbe allegare sempre la copia di un documento di identità e indicare i dati del contatore. Alperia non richiede firme digitali avanzate sul modulo; è sufficiente l’autografo. Tuttavia, se la procedura avviene via PEC firmata digitalmente, non è necessaria la scansione della carta di identità, perché la firma con certificato qualificato attesta già l’identità del sottoscrittore.

Il tempo medio di chiusura di una fornitura luce o gas, dal ricevimento della richiesta fino all’emissione della bolletta finale, è di circa sei settimane: un mese di preavviso più i tempi tecnici del distributore per l’ultima lettura. Sul teleriscaldamento i tempi possono dilatarsi in inverno perché l’arresto della centrale di quartiere richiede programmazione; in quel caso Alperia comunica all’utente la data pianificata per l’intervento. Se la scadenza richiesta dal cliente non è compatibile con il calendario operativo, viene concordata la data più prossima.

Qualora sorgano contestazioni – ritardo nell’esecuzione, fatture residuali non giustificate, addebito di costi non previsti – il cliente può presentare reclamo scritto utilizzando il modulo standard reperibile sul sito e, in mancanza di risposta entro cinquanta giorni, ricorrere alla conciliazione gratuita presso il Servizio Conciliazione ARERA, condizione necessaria prima di andare in giudizio. Anche l’eventuale richiesta dell’indennizzo di 35 euro per chiusura oltre i termini passa attraverso il reclamo.

Comprendere questa architettura procedurale consente di affrontare la disdetta con consapevolezza, evitando errori di forma che potrebbero allungare i tempi o determinare costi imprevisti. Sapere che gli unici indirizzi validi sono la PEC smartservices@pec.alperia.eu o la sede di Bolzano, conoscere la finestra di quattordici giorni per il ripensamento, ricordare che lo switching è gratuito e che la cessazione definitiva richiede un preavviso di trenta giorni, significa muoversi con controllo completo del proprio diritto di recesso. Il cliente, in altre parole, non è ostaggio di trafile complesse: la normativa, gli indirizzi di contatto e la modulistica online offrono un tracciato chiaro. Basta seguirlo, con la certezza che, se qualcosa non funziona, l’ordinamento mette a disposizione strumenti rapidi di tutela, dall’indennizzo automatico alla conciliazione fino, in ultima istanza, al giudice di pace o al tribunale competente. In un mercato dell’energia destinato a diventare ancora più concorrenziale, conoscere la via d’uscita è parte fondamentale della libertà di scelta del consumatore.

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Roberto Russo

Web content manager con esperienza ventennale, da oltre dieci anni lavoro per un'associazione di consumatori come responsabile dell'ufficio stampa.
Metto a disposizione la mia esperienza maturata in questo ambito per aiutare i consumatori a tutelare i propri diritti.

Filed Under: Energia Roberto Russo

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